Questa frittelle, che nella versione più semplice, senza mele uvetta e pinoli si chiamano "frittelle ripiene di vento" sono le antenate rinascimentali del "bigné".
Oggi, sbagliando, chiamiamo bigné quei dolcetti cotti al forno che poi farciamo con la crema che sono fatti con la medesima formula e che in realtà si chiamerebbero "chou", mentre i bigné sono fritti, proprio come queste frittelline che vi propongo , la cui ricetta ha l'ardire di essere arrivata fino ai giorni nostri nientepopodimeno che dalla corte dei Medici.
Ingredienti:
gr 90 di farina
3 uova
una noce di burro
un bicchiere d'acqua
una presa di sale
cannella in polvere q.b.
un chiodo di garofano tritato
una mela tagliata a dadini piccolissimi
un cucchiaio di zibibbo
un cucchiaio di pinoli
Fai bollire l'acqua col burro e la presa di sale, rovesciaci la farina tutta in una volta e mescola energicamente fino a quando l'impasto si sarà rassodato e comincerà a sfrigolare.
Togli dal fuoco e aggiungi le uova una alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido e vellutato, aggiungi anche lo zibibbo, i, pinoli, la mela , la cannella e il chiodo di garofano, amalgama bene e friggi in olio profondo prendendo un po' d'impasto alla volta.
Servi ancora calde cosparese di zucchero a velo