Questa è una ricetta antica, che si perde nella notte dei tempi, un tempo non c'era modo di conservare a lungo gli alimenti e, nell'attesa che inventassero il frigorifero, gli antichi avevano trovato questo sistema di cottura, che ben si adatta al pesce, alla carne e alla verdura, ne risulta un piatto saporito e molto appetitoso ,che si può conservare per qualche giorno, anzi, mangiato il giorno dopo è sicuramente migliore.
Stavolta io l'ho preparato con del pesce spada, ma sono ottime anche sarde e acciughe e pesciolini di ogni genere, sia di mare che di fiume, unica variante, per la carne è quella che anzichè essere infarinata e fritta, deve essere passata nell'uovo, nel pangrattato e poi fritta.
Ingredienti:
6 fette di pesce spada
farina q.b.
uno spicchio d'aglio
un rametto di rosmarino
un rametto di salvia
olio per friggere
1/2 bicchiere di vino bianco
1/2 bicchiere di aceto di vino bianco
Infarina le fette di pesce spada e friggile in abbondante olio, insieme ad uno spicchio d'aglio, un rametto di salvia e uno di rosmarino, falle rosolare da ambo i lati, poi rovescia nella padella 1/2 bicchiere di vino e 1/2 bicchiere d'aceto, aspetta un paio di minuti poi spegni la fiamma e travasa il tutto in una pirofila in porcellana.
Questo piatto va servito freddo, anzi ,andrebbe mangiato il giorno dopo essere stato cucinato, facendo attenzione che il pesce rimanga coperto dal liquido di cottura.